Bollettino storico piacentino. Notiziario dall'Archivio di Stato
BSP 1/2014
L’archivio dell’Ospedale Militare di Piacenza
Il 2014, inaspettatamente, ha riportato alla luce un archivio che si pensava perduto: quello dell’Ospedale Militare di Piacenza, prestigiosa istituzione che sorse nel 1869, con una capienza di oltre 500 posti letto, presso la Porta San Raimondo demolendo la piattaforma omonima facente parte della cinta muraria rinascimentale. Il materiale, risalente al solo XX secolo (1915-1971), molto consistente e contenuto in ben 795 scatoloni per un totale di 2.500 pezzi circa, era custodito a Bologna per conto del competente Dipartimento di Medicina Legale di Milano. Ora ci è stato consegnato, con un breve elenco, per interessamento del colonnello Roberto Tebaldini e della signora Rossana Parigi. La documentazione è divisa in due principali tronconi: ospedali da campo e urbani della I e II Guerra Mondiale, nonché della Guerra d’Africa, e cartelle cliniche dei ricoverati nell’Ospedale. Mentre gli ospedali da campo sono stabilimenti mobili per il ricovero temporaneo dei feriti, quelli urbani, che si affiancarono a quello centrale in San Raimondo, avevano sede presso scuole, caserme e conventi della città. Fra questi, oltre a quelli sistemati nelle scuole elementari, si contano quelli ubicati nel Collegio Morigi, nel Collegio Alberoni, nella Caserma d’Artiglieria Zanardi Landi e nella villa Torricelle del Seminario Diocesano. Si tratta di un archivio di grande interesse, in particolare in questo periodo in cui ricorrono lo scoppio della Grande Guerra e l’entrata in campo dell’Italia. Considerata la sua mole, per il suo riordinamento occorre senz’altro uno sforzo, anche finanziario, urgente e straordinario che rende indispensabile un sostegno esterno. (Gian Paolo Bulla)