Attivita e progetti
L’attività scientifica dell’Archivio di Stato si espleta anzitutto in sala di studio a contatto con il pubblico per il quale si mettono a disposizione i servizi di prenotazione, consultazione e riproduzione del materiale archivistico e bibliografico. Ma l’attività non si ferma qui, anzi. Molto tempo e molte risorse sono, o andrebbero, riservati alla preparazione degli strumenti di ricerca, all’acquisizione e valorizzazione delle fonti documentarie, all’ideazione degli interventi promozionali e formativi. In definitiva, va dato il massimo spazio alla ricerca e alla progettazione senza cui la sedimentazione degli Archivi non produce i numerosi frutti che è sicuramente in grado di produrre.
A partire da un archivio ricco e ben organizzato sono molti gli interventi possibili, nel campo della tradizionale indagine storica, della didattica, della promozione culturale a tutto tondo. Non bisogna considerare però gli archivi in una chiave semplicemente museografica giacché i documenti prima che oggetti sono testimoni a cui dar voce, e presentano elementi che, nel contenuto e nella forma, concorrono a fare storia. L’importante è concepire e sviluppare linee d’intervento per valorizzare e accrescere il patrimonio posseduto, e quello storiografico in genere. Questo naturalmente passa anche attraverso la capacità di comunicazione sociale, l’attitudine ad allacciare rapporti e collaborazioni e a far lievitare interessi, occasioni di ricerca e magari di lavoro interno a questi complessi documentali.
L’Archivio di Stato gode ormai di un lusinghiero credito nella realtà territoriale, avendo ottenuto la fiducia e il concreto sostegno delle istituzioni e di qualche generoso sponsor, non potendo contare su risorse proprie adeguate per gli investimenti necessari. Vi sono progetti messi in cantiere che possono decollare solamente se si posseggono le risorse occorrenti: valga per tutti l’accenno al pluriennale riordinamento degli archivi privati denominato Storie di casa che ha quasi permesso di completare l’inventariazione dei fondi di famiglia custoditi.
Accanto ai lavori usuali e alle manifestazioni organizzate periodicamente, la convinzione di poter disporre, anche se progressivamente, di nuovi spazi per la conservazione e per i lavori di riordinamento e di inventariazione, unita alla speranza di poter contare sul fattivo sostegno di altri soggetti, permette sin d’ora di concepire altri interventi, molto consistenti in termini logistici e finanziari.
Alcune complesse operazioni di recupero e di valorizzazione che potranno essere perseguite facendo assegnazione sulla nuova sede. Esse riguardano anzitutto: gli archivi giudiziari di Nuovo Regime (sec. XIX-XX); gli Atti dello Stato Civile della provincia di Piacenza post 1865; l’incremento e la ricongiunzione dell’archivio storico del Comune di Piacenza; la costituzione di una sezione dedicata agli archivi scolastici.